Quando il Vending diventa sostenibile. E la responsabilità sociale d’impresa passa dalla distribuzione automatica
Tre aziende del comparto vending, 74 dipendenti e un obiettivo: favorire l’adozione e lo sviluppo di modelli aziendali sostenibili per ambiente, inclusività e benessere. Il progetto è stato coordinato da Unindustria Treviso e ha visto la partecipazione delle aziende di…
Tre aziende del comparto vending, 74 dipendenti e un obiettivo: favorire l’adozione e lo sviluppo di modelli aziendali sostenibili per ambiente, inclusività e benessere. Il progetto è stato coordinato da Unindustria Treviso e ha visto la partecipazione delle aziende di distribuzione automatica Service Vending (Treviso), Scattolin Distribuzione (Verona) e Fullin (Belluno), nell’ambito del bando regionale Responsabilmente – Promuovere l’Innovazione Sociale e trasmettere l’Etica – Percorsi di RSI (“Progetto 399-1-948-2016 “Modelli di sviluppo etici e relazioni responsabili per la creazione di filiere sostenibili” finanziato con DGR n. 948 del 22 giugno 2016 – Fondo sociale europeo in sinergia con il fondo europeo di sviluppo regionale – por 2014 – 2020 – ob. 9 “La promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’integrazione professionale nelle imprese sociali e dell’economia sociale e solidale, al fine di facilitare l’accesso all’occupazione”).
I collaboratori di ognuna delle tre realtà sono stati coinvolti in momenti di formazione dedicati alla responsabilità d’impresa. Grazie alla supervisione di un esperto, gli incontri si sono dimostrati utili non solo all’approfondimento di tematiche legate alla sostenibilità sociale e ambientale d’impresa, ma anche al rafforzamento dei legami interni alle organizzazioni e all’aumento della consapevolezza circa le azioni già intraprese nel campo della Csr. La sostenibilità, infatti, è un valore aggiunto per le aziende da molti punti di vista, anche da quello economico, e può esserlo anche per il settore del vending.
«La sostenibilità ha sempre fatto parte del nostro modo di operare sul mercato, ma grazie a questo progetto ci siamo accorti quanto fosse importante comunicare il nostro impegno, non solo ai clienti ma anche ai nostri stessi collaboratori coinvolgendoli il più possibile in tali attività» dichiara Rosa De Biasi, co-titolare di Fullin, ricordando alcuni dei progetti dal forte impatto sostenibile realizzati dall’azienda: dalla fornitura di compattatori per plastica e lattine che consentono di ridurre i rifiuti prodotti durante la pausa caffè al progetto “Nutrivending” realizzato in collaborazione con la Regione Veneto per promuovere un’alimentazione sana inserendo nei distributori frutta fresca, yogurt, succhi di frutta bio e prodotti locali. Iniziativa, questa, a cui hanno partecipato anche Service Vending e Scattolin Distribuzione con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di una “pausa caffè consapevole”, più rispettosa verso l’ambiente e le sue risorse naturali, ma anche verso la salute e il benessere del corpo umano, grazie a pasti leggeri, equilibrati, biologici e a chilometro zero.
«Crediamo in una distribuzione automatica di qualità, fatta con prodotti attenti alla sostenibilità – commenta Enrico Sala, di Service Vending –. E lo stesso approccio lo adottiamo in ogni fase dell’attività, sensibilizzando i nostri collaboratori rispetto a questi temi. Obiettivo che grazie al progetto “Responsabilmente” siamo riusciti a rafforzare, sia indagando quanta consapevolezza ci fosse in azienda rispetto a queste tematiche, sia chiedendo ai nostri collaboratori di suggerire nuove modalità di intervento. E tutti hanno risposto nel migliore dei modi dimostrandosi attenti, propositivi e coinvolti, nonostante gli incontri comportassero un carico di lavoro aggiuntivo».
La responsabilità sociale d’impresa, del resto, intende portare le aziende ad avere un’influenza positiva sulla qualità della vita delle persone che in esse lavorano e nel contesto con cui si rapportano. Per questo, le tre realtà si sono impegnate a garantire un ambiente lavorativo ottimale, in cui condividere impegni ma anche e soprattutto valori. «Gli investimenti in capitale umano, relazionale e organizzativo sono centrali in ogni strategia di Csr e il progetto di Unindustria ci ha aiutati a valorizzare tutti questi aspetti – assicura Giorgia Scattolin, di Scattolin Distribuzione – coinvolgendo direttamente i nostri collaboratori in attività formative non convenzionali che si sono dimostrate utili occasioni di team building. Attività che continueremo a rafforzare e implementare sviluppando nuovi progetti interni ed esterni all’azienda volti a favorire la creazione di un clima favorevole alla condivisione e alla collaborazione, per un ambiente di lavoro sano ed etico capace di creare valore sociale per tutti».